giovedì 6 gennaio 2011

“Non avere paura, tanto è un film…”


FILM FESTIVAL DI VAL [AS]SASSINA… SI, MA SOLO UN FESTIVAL?
Campo Invernale Reparto Hoana 2-5/01/2011 - Piani di Brunino (LC)

“Non avere paura, tanto è un film…”
Si, è vero, molte volte ci si autoconvince che le cose che accadono nei film sono tutte inventate, impossibili, perché sono appunto in un film, che può essere di fantascienza, fantasy, ma anche horror. Bene, su i primi due generi di film non ho dubbi. Sul terzo mi viene da discutere.
Il giorno 17 dicembre ci arriva (per le tre sq. del reparto di Vizzolo) un invito per il “Film Festival di VAL[AS]SASSINA”. Le nostre missioni? “Semplicissime”: fare un film entro il 2 Gennaio 2011.
Ci siamo messi quasi subito al lavoro per realizzare un film che potesse fare la storia del cinema horror. Alla fine, abbiamo girato tre bei film. Ma nessuno dei registi, attori, fotografi o vips presenti, hanno tenuto conto della casa che ospitava il festival… (il rifugio Brunino)
Infatti dopo un giorno è iniziata una strana serie di morti: chi moriva cadendo dal letto, chi moriva a causa del veleno nella pasta o chi è stato ritrovato morto dentro il congelatore.
Ma non è finita qui: chi moriva non moriva del tutto, ma diventava un “non morto”, nel senso che era morto ma era anche vivo… Non so come dire: un fantasma forse è il termine più corretto, oppure zombie, fate voi.
Comunque, molti sono morti, tra cui io. Si, avete capito bene: io sono morto. E come faccio ad essere qui a raccontarvi questa storia pazzesca? Ve lo spiego subito:
Solo pochi di quelli morti hanno potuto rivelare chi sia stato a togliere loro la vita, o meglio, l’anima: la causa di tutto erano i Ladri di Anime. Ebbene, una volta decisi a far cessare queste morti, siamo stati aiutati dai vivi a recuperare le nostre anime, in una guerra nella neve. Dopo una lunghissima e difficilissima battaglia, i ragazzi ancora vivi si sono dimostrati molto utili, aiutando il più possibile i “senza anime”; come? Recuperando delle boccette contenenti le nostre anime che i Ladri avevano nascosto sotto la neve. Comunque, certi della riuscita dell’impresa, inizialmente nessuno di noi (“vivi” e “non morti”) si era accorto che non tutti avevano riottenuto le proprie anime: così, una seconda battaglia sarebbe cominciata al più presto. Questa volta, ahimé, le cose non sono andate come dovevano andare. I morti, cioè quelli che non sono riusciti a recuperare le loro anime, infatti ci hanno battuto, obbligandoci ad aspettare la notte del giorno dopo per risolvere la questione una volta per tutte. Tra colpi di petardi, infatti, abbiamo sfidato i nostri nemici: questa volta sono stati loro ad avere la peggio.
Quindi, ecco svelato il motivo per cui ancora adesso posso battere i tasti della mia tastiera con le mie mani, raccontandovi questa avventura, e concludendo col dirvi che non sempre tutto quello che succede nei film è solo un film…

In fondo, però, è stato un campo invernale, quindi non poteva mancare la sfida contro il freddo e la neve durante l’Hike di squadriglia e le altre sorprese che in ogni campo i nostri capi ci fanno trovare. Questa volta ci è toccata una serata molto divertente e interessante: una compagnia teatrale di scout (Comédiens Routiers) è venuta a trovarci per svelarci i trucchi del mestiere: dall’imparare ad usare la nostra voce (facendo attenzione alla tonalità e al volume), al ballare e al costruire marionette con un calzino e della semplicissima stoffa.


PS: per gli interessati al campo invernale: http://valsassina-assassina.blogspot.com/

Luca - Sq.Falchi